"Ho fatto di tutto per difendere la mia famiglia, mia figlia e mia moglie. La mia intenzione non era uccidere ma di mandarli via" ha detto il commerciante, Rodolfo Corazzo, incontrando la stampa nello studio del suo avvocato.

La ricostruzione - L'uomo che ha sparato è un commerciante che si occupa di televendite di gioielli. Secondo le ricostruzioni, fatte sulla base delle dichiarazioni del padrone di casa e ora al vaglio degli inquirenti, i tre malviventi avrebbero aspettato l'uomo fuori casa e lo avrebbero trascinato all'interno della villetta a due piani di via Matteotti, abitata da padre, madre e una figlia di 10 anni, strattonandolo. Una volta all'interno della villetta, sarebbe cominciato il conflitto a fuoco. Le armi utilizzate sembra siano tutte del padrone di casa, che le deteneva legalmente. Soltanto le indagini accurate degli investigatori riusciranno a chiarire chi ha sparato per primo.  

Il procuratore: ambito di legittima difesa - Il procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili, nel corso di un summit in Procura con i carabinieri di fronte alle prime risultanze investigative, ha detto che la sparatoria si sarebbe svolta "nell'ambito della legittima difesa". 

Il ladro ucciso era evaso due volte dal carcere - Valentin Frrokaj, il ladro rimasto ucciso, era ricercato per l'omicidio di un connazionale avvenuto nel luglio del 2007 a Brescia. Secondo quanto si apprende, era stato arrestato il 14 agosto 2013 dai Carabinieri di Cassano d'Adda poiché era evaso il 2 febbraio 2013 dal carcere di Parma, insieme a un suo connazionale. Nella circostanza fu trovato con una pistola 7.65 Beretta con matricola abrasa. L'uomo è riuscito ad evadere anche una seconda volta, nel maggio 2014 dalla casa circondariale "Pagliarelli" di Palermo.