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venerdì 12 dicembre 2014

PAGANI

Militia, pm Roma: richieste condanne fino a 6 anni e mezzo
Vanno tutti condannati gli esponenti del movimento di estrema destra Militia finiti sotto processo per aver diffuso tra il 2008 e il 2011, nella Capitale, idee fondate sull'odio etnico e razziale prendendo di mira la comunità ebraica romana. Tra gli obiettivi di striscioni e scritte, oltre a diversi rappresentanti delle istituzioni, anche il presidente degli ebrei capitolini, Riccardo Pacifici. Le accuse contestate a vario titolo vanno dall'associazione per delinquere alla violazione della legge Mancini e apologia del fascismo. Il pm Luca Tescaroli ha chiesto ai giudici della II sezione penale del tribunale di condannare Stefano Schiavulli a 6 anni e mezzo di reclusione; Massimiliano De Simone a 6 anni, Maurizio Boccacci a 5 anni e mezzo; Giuseppe Pieristè a 5 anni, Daniele Gambetti; Giovanni Ricotta Barbati a 3 anni e mezzo; Valerio Moda a 3 anni e 2 mesi."Sono imputati che hanno portato avanti iniziative atte a stimolare comportamenti finalizzati alla violenza e alla discriminazione razziale ed etnica - ha sottolineato il pm - Le condotte di ciascuno non possono rientrare nelle normali manifestazioni del pensiero. Stiamo parlando di gente pericolosa che non intende rinunciare al suo programma delinquenziale". Boccacci, per il pm, "è il perno ideologico di Militia, una sorta di retroterra culturale che ha fatto germogliare le condotte delittuose contestate". Boccacci e Schiavulli che si sono attributi la paternità delle scritte secondo il pm Tescaroli la loro è stata "un'ammissione necessitata, cioè tardiva perché giunta alla fine del processo quando i due imputati avevano ormai preso atto della gran mole di materiale investigativo raccolto da Ros e Digos su Militia".

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