Il 20% più ricco della popolazione guadagna quasi sei volte di più del 20% più povero.

Dal 2007 al 2013 la quota di disoccupati di lunga durata sul totale dei disoccupati è salita nel nostro Paese dal 45% a quasi il 60%, una percentuale superata solo da Irlanda, Grecia e Slovacchia, fanalino di coda con un dato superiore al 70%. Dall'altro lato della classifica si trova la Corea del Sud, dove il fenomeno della disoccupazione di lunga durata sarebbe, secondo i dati, pressoché inesistente.
Nonostante un reddito medio disponibile corretto pro capite delle famiglie, pari a 24.724 dollari all'anno, siasuperiore alla media Ocse (23.938 dollari l'anno), in Italia "c'è un notevole divario tra i più ricchi e i più poveri". Lo si legge nel rapporto Ocse.
"Il 20% più ricco della popolazione guadagna quasi sei volte di più del 20% più povero".
"Il 20% più ricco della popolazione guadagna quasi sei volte di più del 20% più povero".
In Italia il gettito fiscale al 2011 risulta pari a 950 miliardi di dollari circa ai valori correnti, oltre il doppio della media Ocse, pari a poco più di 400 miliardi di dollari. Nel gettito fiscale italiano la voce prevalente è costituita dai contributi per la previdenza sociale (31,2%), seguita dalle imposte sul reddito e sui profitti (26,8%) e dalle imposte su beni e servizi (26,1%), che sono invece la principale fonte di gettito nella media Ocse, con il 32,9% (seguono i contributi per la previdenza sociale al 26,2% e le imposte sul reddito e sui profitti al 24,4%).
Nel 2012 il debito delle famiglie italiane è salito al 94,2% del reddito disponibile, una drastica impennata rispetto al 2000, quando il dato si attestava poco al di sotto del 60%.
In contemporanea, aggiunge l'organizzazione di Parigi, si è assistito a un forte calo del risparmio delle famiglie, sceso al 3,6% del reddito disponibile nel 2012, contro il 10% circa del 2006.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti