
Roma, 27 dic. - AdnKronos) - Dopo gli urtisti e i centurioni, tocca ai 'presepari'. Rischia di trasformarsi in una favola, in un'antica storia da raccontare ai bambini negli anni avvenire, la tradizione della festa della Befana a piazza Navona. Il bando per i banchi di dolci e di presepi che da oltre cento anni riempiono la piazza romana è stato annullato per irregolarità dal commissario straordinario del Comune di Roma, Francesco Paolo Tronca. E un'inchiesta sulla regolarità dell'assegnazione è stata avviata anche dalla Procura di Roma in seguito alle segnalazioni dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e dello stesso Tronca.
Ma, irregolarità a parte, gli artigiani che da tanti anni, tradizionalmente, il 6 gennaio colorano piazza Navona sono in crisi e, a pochi giorni dall'Epifania, lanciano un appello: "Non lasciamo morire una tradizione centenaria di Roma".
In campo per i 'presepari' è scesa addirittura la Lega: "E' giusto voler controllare la regolarità delle assegnazioni, ma in nome della trasparenza non si può snaturare la tradizionale Befana di Piazza Navona e soprattutto non possono essere i commercianti e gli ambulanti onesti a rimetterci", ha detto il senatore della Lega Nord e Vice Presidente di Noi con Salvini, Raffaele Volpi, commentando la decisione di impedire la tradizionale fiera e di trasformare la kermesse di piazza Navona in una festa di Emergency e delle cooperative sociali.
"Il bando è stato presentato in ritardo da parte dell'amministrazione comunale - dice all'Adnkronos Paolo Padovani, presidente dell'associazione Fiera di Piazza Navona e 'preseparo' storico della Capitale - ma siamo comunque riusciti a partecipare e a rispettare i criteri richiesti anche se con grandi difficoltà, perché erano quasi impossibili. Tuttavia, quando siamo andati a ritirare i permessi ci hanno rimandato tutti a casa perché Tronca aveva annullato il bando per irregolarità. Poi abbiamo saputo dell'intervento della presidente Alfonsi e del nuovo bando esclusivo per le onlus e le cooperative sociali".
"Si mandano a casa gli artigiani che da 100 anni sono presenti a piazza Navona - lamenta Padovani - La mia famiglia di costruttori di presepi è qui da 89 anni. A mio parere c'è un disegno politico dietro tutti ciò: voglio capire perché noi artigiani non possiamo più lavorare a piazza Navona e vorrei soprattutto sensibilizzare l'opinione pubblica romana che sta perdendo una tradizione importante per la città".
"Iniziative clamorose, manifestazioni? Ancora non so se organizzeremo qualcosa - conclude - perché per avere manifestato l'anno scorso con una bara di cartone sulla piazza per circa mezz'ora siamo stati accusati di aver messo paura ai bambini. Non so, ci dobbiamo pensare".
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti