Un anno fa un video dei miliziani anticipava la strage di questa notte. Il paese è nel mirino per essersi esposto contro i terroristi
Perché l'Isis ha attaccato la Francia
UPDATE: Nella notte del 13 novembre un'azione senza precedenti ha colpito la Francia e Parigi: 6 attacchi terroristichi in contemporanea hanno causato oltre 60 vittime e decine di feriti. Parigi è sotto scacco. Si sapeva che fosse sotto osservazione da parte dei jihadisti. Da oltre un anno era cosa nota. E questa notte hanno colpito. In questo post vi spiegavamo già a suo tempo il perchè la città e tutta la nazione fosse nel mirino. LEGGI ANCHE - L'ISIS: "Ecco perché abbiamo attaccato la Francia".
È allarme rosso per possibili attacchi dei jihadisti a Parigi. L'invito rivolto su un video ai musulmani francesi di "lanciare attacchi da lupi solitari in tutto il Paese" è stato preso molto sul serio dagli investigatori. Le ragioni che spingono a ritenere credibile queste nuove minacce, secondo la stampa francese, sono due.
Un bambino siriano si disseta vicino a un valico di frontiera di Sanliurfa, sul confine tra Siria e Turchia. 140.000 persone in fuga dai villaggi curdi attaccati dai miliziani dell'ISIS hanno già attraversato il confine in cerca di salvezza in territorio turco.
Credits: EPA/SEDAT SUNA
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
Credits: BULENT KILIC/AFP/Getty Images
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Profughi curdi fuggiti da Kobane e in attesa al confine con la Turchia.
Credits: Ansa.
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Campo profughi ad Arbil, Iraq
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Profughi siriani al confinecon la Turchia
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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In una scuola per piccoli profughi kosovari, ai tempi della Commissione europea
Credits: ANSA/MLADEN ANTONOV
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Profughi siriani in fuga dalla guerra, in attesa al confine tra Siria e Turchia, nei pressi di Sanliurfa, nel distretto di Suruc.
Credits: EPA/YASIN DIKME
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Campo profughi nel nord dell'Iraq a Erbil
Credits: Getty
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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Suruc, provincia di Sanliurfa, Turchia, 23 settembre 2014.
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La prima è geopolitica. La Francia è uno dei due Paesi europei, con la Gran Bretagna, che ha deciso di contribuire ai bombardamenti delle postazioni dell'Isis in Iraq. E non può essere un caso, secondo la polizia, che il video di minacce sia apparso proprio nel giorno in cui il Parlamento francese ha dato il via libero all'invio di sei Mirage per unirsi ai 170 caccia americani che da mesi stanno già sorvolando e bombardando la zona dell'Iraq controllata dai miliziani islamici.
La seconda ragione è di marketing. Da quando è nato, l'Isis ha dimostrato, come evidente dai video delle decapitazioni in cui i prigionieri vestono con la tuta arancione di Guantanamo, di saper usare i mezzi di comunicazione di massa, grazie anche alle competenze fornite dagli jihadisti cresciuti in Occidente. Quale miglior occasione del clip in cui tra i boia appaiono due giovani francesi di fede musulmana per rimarcare il messaggio?
Lo stesso invito rivolto ai musulmani di Francia di "unirsi alla lotta dei fratelli in Siria e in Iraq" e, se non possibile, "di avvelenare l'acqua o investire i passanti" ha una sua grammatica. Investire con l'auto i passanti è diventato, di recente, il modo più semplice (e imprevedibile) scelto dai militanti palestinesi per rilanciare l'Intifada.
Il messaggio è subliminale ma tocca al cuore tutti i musulmani: per rilanciare la lotta palestinese occorre attaccare la Francia. A sua volta progettare di avvelenare l'acqua è il modo più semplice per diffondere il terrore tra la popolazione. Il modo più efficace, come l'avvelenamento dei pozzi in epoca romana, per far vivere nel terrore il tuo nemico.
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